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La ragazza del metrò


Tre
posti
in là
dal mio sguardo
sedeva
la ragazza del metrò

E va e va
E va e va

Portava
crini
ondulati
e
pantaloni
alla zuava
la ragazza del metrò

E va e va
E va e va

Al petto
grossi
gialli
libri
stringeva
la ragazza del metrò

E va e va
E va e va

Indossava
fiduciosa
libertà
e
la più
semplice
bellezza
la ragazza del metrò

E va e va
E va e va

In un attimo
si toccano
poi confusi
fuggono
gli occhi
la ragazza del metrò

E va e va
E va e va

Avrei
amato
saperne
il nome
la ragazza del metrò

E va, e va.
E va, e va.

Mentre
ferro
rumoroso
scorreva
sotto
di me
la ragazza del metrò

E va.
E va.
E va.

Avrei
amato
la ragazza del metrò

E va.

Mai più
rivedrò
la ragazza del metrò

E va e va
E va e va
E va e va
E va e va




Alessandro Catalano








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